L’implantologia orale è una modalità di trattamento indicata per riabilitare funzionalmente ed esteticamente un paziente a cui mancano uno o più denti attraverso dispositivi medici chiamati impianti.

Le indicazioni elettive sono:

• La sostituzione di elementi dentari mancanti o non recuperabili.
• L’instabilità o la mancanza di ritenzione di una protesi mobile.
• Disagio psicologico associato alla condizione di portatore di protesi mobile.

Ogni paziente deve essere esaminato attentamente per valutare le condizioni che consentano il trattamento implantare.

La condizione principale è la presenza di una sufficiente quantità di osso per l’inserimento degli impianti. Tale valutazione viene fatta tramite TAC. Nel caso in cui non fosse sufficiente può essere ricostruito mediante tecniche rigenerative che prevedono l’utilizzo di membrane ed innesti di osso autologo (del paziente stesso) o di altri materiali biocompatibili.

Il paziente non deve essere inoltre affetto da parodontopatia attiva o da patologie sistemiche (che coinvolgono tutto l’organismo) non controllate farmacologicamente. I pazienti che fumano più di 10 sigarette al giorno devono essere valutati con molta prudenza.

Gli impianti sono in Titanio, materiale assolutamente bio compatibile, (è impossibile il rigetto) e vengono inseriti in anestesia locale in una sala operativa adeguatamente preparata.

In genere, inserito l’impianto, si attende dai 2 ai 6 mesi prima di mettere i denti per permettere all’impianto di osteointegrarsi. In alcuni casi selezionati, è possibile posizionare la protesi fissa provvisoria nella stessa seduta di inserimento (implantologia a carico immediato).

Con l’impianto si può ricostruire il dente singolo o più elementi mancanti e anche intere arcate edentule. È possibile inoltre ancorare protesi mobili che non avrebbero sufficiente ritenzione creando disagio al paziente.